Partenza: Valmadrera (LC)

Durata: 2.15 andata

Altitudine: 1239 m

Dislivello: 990 m

Difficoltà: Medio

Presenza Acqua:

Rifugio: Sì, cani NON ammessi

Note: possibile giro ad anello

DESCRIZIONE ITINERARIO

Con questa escursione vogliamo giocare in casa! Oggi ti portiamo sulla cima di uno dei Corni di Canzo, un gruppo montuoso del Triangolo Lariano molto noto e apprezzato nella nostra zona. Infatti, grazie ai numerosi sentieri sempre ben curati, questo luogo attira un pubblico molto vario: dalle famiglie in cerca di una gita rilassante, agli escursionisti più esperti che amano avventurarsi sulle vie ferrate più alte e impegnative.

Se ancora non li conosci, devi sapere che la sagoma dei Corni è inconfondibile ed è ben visibile anche dalla pianura. Si tratta di quelle tre cime leggermente arrotondate disposte una in fila all’altra: il Corno Occidentale, il Corno Centrale e il Corno Orientale.

I primi due delimitano la Val Ravella e costituiscono il confine tra il Comune di Canzo e quello di Valbrona, mentre la terza cima appartiene al territorio di Valmadrera.

L’itinerario che vogliamo farti conoscere, prende il via proprio dal comune di Valmadrera e raggiunge la località di Pianezzo, dove sorge il Rifugio S.E.V., proprio ai piedi dei Corni. Il percorso si sviluppa lungo un sentiero meno battuto rispetto alle classiche vie di risalita, nota positiva che permette di far sgambettare liberamente anche il nostro amico a quattro zampe, ovviamente sempre tenendo il guinzaglio a portata di mano.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Raggiungi la località Belvedere dal centro di Valmadrera (LC). Trovare parcheggio potrebbe diventare un problema, specialmente nei fine settimana, perchè i posti sono molto limitati. E’ possibile lasciare l’auto anche a lato strada facendo attenzione ai divieti di sosta.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta parcheggiato, risali a piedi la strada asfaltata che dopo un centinaio di metri diventa a fondo ciottolato. Alla cappelletta triangolare, troverai dei cartelli escursionistici con indicate le diverse vie di risalita. Il sentiero che dovrai seguire per raggiungere il Rifugio S.E.V. di Pianezzo, è il n. 7.
Sempre in questo spiazzo, puoi trovare una fontana per fare subito rifornimento prima di metterti in cammino.

Allora si parte! Procedi lungo il sentiero che entra nel bosco alle spalle della cappelletta, supera le abitazioni e i campi coltivati.

Pian piano si inizia a salire su un fondo sconnesso dai grossi pietroni. Segui il percorso indicato dai vari segnavia gialli e rossi n.7. La traccia è sempre molto chiara e pulita, non si può sbagliare e cammina su pendenza costante nel bosco.
Di tanto in tanto incrocerai alcuni ruderi di vecchie baitelle e diversi caselli del latte indicati con dei cartelli in legno.

Costeggia il torrente fino a raggiungere la Sorgente Sambrosera dove è presente una fontana con acqua potabile e un tavolo da pic-nic.

Il nostro sentiero 7 prosegue subito dopo sulla destra, in netta salita. In questo punto il fondo è molto umido e spesso fangoso.
Più avanti, esci per un breve tratto dal bosco. Alla tua sinistra ti troverai una pietraia. Procedi dritto e rientra nel bosco.

Percorri la serie di tornanti fino ad arrivare a un prato con un cartello. Sarai giunto alla Bocchetta di Moregge a quota 1100 m.
Ma non sei ancora arrivato a destinazione, segui ancora il n. 7 a sinistra.

Dopo un centinaio di metri incrocerai un sentiero non segnalato che si stacca sulla sinistra, ignoralo e procedi dritto sulla via principale.
In questo punto il fondo diventa un pochino più roccioso ma sempre perfettamente segnalato con le bandierine dipinte sui sassi.

Poco dopo, la vista si apre sui prati di Pianezzo. Di fronte a te il Rifugio S.E.V..

La tua salita potrebbe concludersi anche qui, ma il nostro consiglio è di stringere i denti ancora un pochino e raggiungere la cima del Corno Orientale. Tranquillo, salire sarà molto semplice e rapido. Fidati, ne vale davvero la pena!

Per raggiungerlo dovrai dirigerti verso destra (dando le spalle al rifugio) e in prossimità dei cartelli, immetterti nel bosco.

Cammina per circa 5 minuti fino ad arrivare a una pietraia, proprio ai piedi dell’alta parete del Corno Centrale. Già da qui il panorama è strepitoso e potrai vedere davanti a te la croce di vetta del Corno Orientale. Prosegui leggermente in discesa e rientra nel bosco.

Arriverai alla Bocchetta di Luera, segnalata da una palina. Prosegui lungo il sentiero che sale dritto verso la cima e in 10 minuti sarai giunto alla croce a 1239 m di altitudine.

Ora puoi finalmente riposare le zampe e ammirare il panorama scattando qualche foto di rito.

 

Per il rientro puoi scegliere di ripercorrere i passi dell’andata, oppure concludere il giro compiendo un anello.
Per quest’ultimo, ritornato alla Bocchetta di Luera, prendi il sentiero in discesa che in circa 15 minuti ti condurrà all’Acqua del Fò. La strada è bella ripida e in alcuni punti è spesso fangosa.

Arriverai a uno spiazzo con una fontana e un tavolo in legno. In questo punto la traccia si divide in tre, destra, sinistra e in centro. Dovrai prendere la via centrale che scende nel bosco.

Il percorso è abbastanza pendente ed è segnalato con tre pallini sugli alberi, giallo, bianco e rosso. Arrivato a un altro trivio, prosegui dritto e attraversa il fiume. Su un albero vicino troverai un cartello in legno con scritto Casota n. 15.

Segui sempre la traccia in costante pendenza fino ad arrivare al cartello con scritto “Sentiero Carlo Tof” che però dovrai ignorare. Prosegui dritto.

Segui la traccia fino a raggiungere la località Purtiola dove altri cartelli indicheranno la via da seguire per San Tomaso, sentiero n. 4.

Dopo un tratto nel bosco, eccoti arrivato a un muretto a secco che delimita un prato. Oltrepassalo e scendi verso la Piana di San Tomaso poco più sotto dove troverai un ristoro e una chiesetta.

Prendi la larga strada ciottolata che dopo circa una mezz’oretta di cammino ti porterà comodamente al punto di partenza.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

In alcuni tratti del percorso il terreno è molto fangoso e scivoloso perciò consigliamo di indossare scarpette idonee con un buon battistrada per avere più stabilità. Da fan dei bastoncini da trekking, ci sentiamo di suggerirti anche quelli per i tratti più in pendenza.

Nello zaino infila sempre una maglia di ricambio e un anti-vento per i punti sulla cima più esposti alle correnti d’aria.

Lungo il giro ad anello troverai alcune fontanelle dove fare rifornimento di acqua fresca.

I nostri amici purtroppo al rifugio non possono entrare, meglio portarsi un panino da casa.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questo luogo è l’ideale per regalare un po’ di libertà al tuo amico a quattro zampe. Tieni presente però che camminerete immersi nel bosco quindi potrebbe essere attirato dagli odori degli animali selvatici, perciò presta attenzione ai suoi comportamenti, anticipa il suo istinto da predatore e non farlo allontanare troppo.

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