Partenza: Valmadrera (LC)
Durata: 2.15 andata – 5.00 circa anello
Altitudine: 1276 m
Dislivello: 1000 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Molto panoramico

DESCRIZIONE ITINERARIO

Questo itinerario è dedicato a chi ama i trekking lunghi e impegnativi, dai paesaggi mozzafiato.

Ti accompagniamo virtualmente sul Monte Moregallo, famosa cima di 1276 m situata sopra Valmadrera, in provincia di Lecco. Ma non è finita qui, per arricchire e allungare il percorso, vogliamo suggerirti una discesa alternativa dal Sasso di Preguda che offre scorci imperdibili a picco sul lago.

Un giro ad anello che dà soddisfazione, ma richiede allenamento e abitudine ai sentieri di montagna con qualche tratto un pochino più stretto.

Stessa cosa vale per il tuo avventuriero a quattro zampe. Prima di decidere di portarlo con te, assicurati che sia in buona salute e sufficientemente agile per affrontare il più possibile in autonomia certi passaggi. La nostra Luna, pur essendo snella e atletica, ci ha chiesto una spintarella per superare alcune roccette un po’ scomode. In questo caso la pettorina ci ha agevolato il lavoro.

Ti sconsigliamo inoltre di affrontare questa escursione in giornate molto calde.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Raggiungi Valmadrera, frazione Belvedere, stesso punto di partenza per la piana di San Tomaso.
Qui i posti auto sono ridotti all’osso, specialmente durante i fine settimana. Parti presto per assicurarti un parcheggio.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta lasciata l’auto, risali la strada asfaltata che dopo qualche curva diventa ciottolata.

Arriva fino alla cappella triangolare con la madonnina. In questo punto è presente una fontanella per fare rifornimento.

Ecco la prima segnaletica. Le indicazioni da tenere d’occhio sono 2: “Sorgente Sambrosera”, la nostra prima tappa (n.7), e “Monte Moregallo” (n.6).
Imbocca dunque il sentiero in piano, a sinistra della cappella. Poco dopo ecco che attacca la salita, sassosa e sconnessa. Se ti sei portato i bastoncini, è già il momento di utilizzarli.

La prima parte di questo itinerario si sviluppa nel bosco, a pendenza costante e senza particolari difficoltà.
Segui sempre la traccia principale ben segnalata. Dopo circa un’oretta di cammino ecco la Sorgente Sambrosera dove troverai anche una piccola area pic-nic.

Torna indietro di qualche metro e riprendi il sentiero n.6 per la cima del Monte Moregallo. Da qui si fa sul serio. Il sentiero sale sempre più ripido, a piccoli tornanti.

Mantieniti sulla destra. Al termine del bosco, il panorama cambia radicalmente. La visuale finalmente si apre e si affaccia su un canalone roccioso.

Segui il sentierino inizialmente in costa in piano, e poi in salita su rocce all’interno del canale abbastanza ampio.

Questo tratto è piuttosto impegnativo. In alcuni punti sarà necessario l’uso delle mani per superare delle roccette. Presta attenzione specialmente negli ultimi metri dove il fondo è maggiormente sdruciolevole.

Al termine della salita, sarai arrivato alla Bocchetta di Sambrosera a 1192 m.

Ormai manca poco, svolta a sinistra tenendo la traccia più bassa sulla destra, e dopo un breve tratto nel bosco sarai arrivato sulla spettacolare vetta del Moregallo.

Avanzando ancora un pochino a destra della croce, potrai raggiungere un ampio punto panoramico rivolto sul ramo lecchese del Lago di Como con l’imponente gruppo delle Grigne e il Resegone.
In lontananza è possibile vedere anche il Rifugio SEV sotto i Corni di Canzo, il Monte Rai e il Cornizzolo.

 

Dopo aver ricaricato le energie, rimettiti in marcia perchè la strada è ancora lunga!

Torna alla Bocchetta di Sambrosera e decidi la via del ritorno. Le alternative sono due, ripercorrere la stessa via dell’andata oppure proseguire per la Preguda a destra.

Noi abbiamo scelto questa seconda opzione che si è rivelata davvero meritevole, anche se più lunga.
Se vuoi esplorarla anche tu, prendi il sentiero a destra n.6.

Presta attenzione al primo tratto leggermente stretto e prosegui fino all’anti-cima. Poco più avanti il sentiero si biforca ed è facile sbagliare perchè è poco segnalato. Andando dritti di qualche metro si raggiunge un bellissimo punto panoramico ma poi diventa molto esposto, il percorso corretto invece scende verso destra nel bosco.

Continua la tua discesa e al bivio segui per Preguda – Valmadrera sentiero n.6 a sinistra.

Dopo un lungo tratto in costante pendenza, sempre accompagnato da una vista spettacolare, arriverai alla località Zucon a 876 m. Prosegui a sinistra e scendi ancora fino al Sasso di Preguda dove potrai ammirare la caratteristica chiesetta di San Isidoro incastonata in un masso erratico che proviene presunibilmente dalla Val Masino o dalla Val Bregaglia.
Qui è presente una fontanella ma NON potabile.

Una breve sosta, qualche foto al panorama e si riparte! Il traguardo è ancora lontano.
Poco sopra la chiesa, al cartello escursionistico, prendi la destra per San Tomaso.

Ora segui una lunga traccia a mezza costa fatta di continui sali e scendi, in alcuni punti un po’ stretta dove troverai anche delle catene per aiutarti (niente di complicato, basta solo fare attenzione).

Al bivio, prosegui dritto fino alla Forcellina, qui troverai anche un tavolo da pic-nic. Prosegui sempre per San Tomaso e dopo poco ti ricongiungerai al sentiero dell’andata, alla Sorgente Sambrosera, che ti ricondurrà facilmente al punto di partenza.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Prima di metterti in cammino, ti raccomandiamo di consultare il meteo e valutare le ore di luce in base alla stagione.

Come già detto, questa escursione richiede allenamento e abitudine a certi sentieri. Sono indispensabili quindi calzature da trekking e suggeriamo l’uso dei bastoncini, meglio se richiudibili, per avere le mani libere su alcuni passaggi rocciosi.

Portati un cambio asciutto e un anti-vento per quando arrivi in cima. Percorrerai lunghi tratti esposti completamente al sole perciò meglio evitare le giornate eccessivamente calde. In ogni caso infila nello zaino copri capo e crema solare.

Attrezzati per il pranzo perchè non incontrerai rifugi.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Come detto all’inizio, valuta bene la forma fisica del tuo cane e la sua abitudine a certi percorsi dove è necessario avere un po’ di agilità.
Il percorso è già molto lungo e faticoso perciò evita giornate troppo calde. Luna, pur essendo molto allenata, ha avvertito la stanchezza.

Ti suggeriamo l’utilizzo della pettorina, sempre comoda se dovessi aiutarlo a superare alcune roccette.

Considera che lungo il percorso troverai pochi punti dove poterlo abbeverare. Fondamentale quindi una scorta d’acqua supplementare.

PANORAMA

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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