Partenza: Gera Lario fraz. San Bartolomeo (SO)
Durata: 2.15 andata (4 circa anello)
Altitudine: 1930 m
Dislivello: 730 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Giro ad anello

DESCRIZIONE ITINERARIO

Quante volte gli siamo passati davanti percorrendo la strada verso la Valchiavenna senza dargli importanza, eppure il Monte Berlinghera era lì, a godersi lo spettacolo migliore.
Dopo averne sentito tanto parlare sui social, ci ha solleticato la curiosità ed ora eccoci qui a passare il testimone e a raccontare il nostro giro ad anello.

Il Berlinghera dunque fa parte della catena delle Alpi Lepontine ed è affacciato sul Lago di Como e di Mezzola. Non ti sarà difficile immaginare il panorama che accompagna ogni passo fino alla vetta, davvero uno dei migliori che abbiamo visto girovagando in queste zone.

Molti lo definiscono un itinerario facile, ma ci sentiamo di alzare leggermente l’asticella. Non presenta nessun passaggio tecnico ma meglio essere già un pochino abituati ai percorsi di montagna per via di alcuni tratti un po’ scoscesi da affrontare con prudenza.
Ma partiamo dall’inizio…

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il punto di partenza si trova a San Bartolomeo, piccola frazione di Gera Lario raggiungibile attraverso una lunga strada a tornanti piuttosto stretta.
Supera la Baita del Vikingo e parcheggia vicino alla chiesetta al termine della strada asfaltata. Arrivato qui potrai già avere un assaggio del panorama che ti aspetta.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Imbocca il sentiero sul lato opposto della chiesetta tenendo presente la segnaletica per l’Alta Via del Lario.

Segui la traccia nei boschi fino a sbucare su una sterrata più larga. Svolta a sinistra e percorrila seguendo sempre i segnavia bianco – rossi ignorando i sentieri laterali.

Arriverai a un piccolo spiazzo con una casetta. Poco più sopra, un cartello indicherà che sei giunto all’Alpe Predapiatta. Continua a sinistra per il Monte Berlinghera.

Dopo circa un’oretta dalla partenza, arriverai alle invidiabili baitelle dell’Alpe Pescedo. Poco dopo, ecco una fontanella per fare il pieno alla borraccia e dissetare il tuo amico a quattro zampe.
Ora avanza puntando i tralicci dell’alta tensione di fronte e mantieniti sulla destra della valle.

Più avanti un altro bivio. Entrambe le direzioni portano al Berlinghera, noi consigliamo di affrontare questo giro ad anello in senso orario, perciò prosegui sulla sinistra (tempo indicato sul cartello 0.50) e attraverso un sentiero in salita raggiungi la Bocchetta di Chiaro a 1666 m.

Eccoti arrivato a uno dei punti più famosi e paparazzati della passeggiata. Qui troverai una grande altalena panoramica che diverte tutti i bambini, ma non solo.
Qualche foto in volo di rito, e si riparte verso la vetta.

Prendi il sentiero a destra che sale piuttosto ripido nel bosco e raggiungi la croce di ferro. In quest’ultimo tratto il sentiero si stringe e risale la cresta del monte, meglio affrontarlo con attenzione, specialmente in presenza di neve e ghiaccio.

Una decina di minuti dopo sarai arrivato sulla cima del Berlinghera a 1930 m dove troverai i resti di una cappella dedicata agli Alpini.
Ma l’assoluto protagonista della scena è il panorama senza eguali! Qui potrai ammirare la Valchiavenna, l’ampia riserva naturale dei Pian di Spagna, il Lago di Mezzola, la cima del Monte Legnone e il Lago di Como.

Per il rientro, puoi completare l’anello prendendo la traccia che parte esattamente di fronte alla torretta che ti riporterà in breve alle baite dell’Alpe Pescedo fino ad incrociare il percorso dell’andata.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Consigliamo scarpe da trekking e bastoncini telescopici. In inverno prestare attenzione al tratto finale nel bosco, dopo la Bocchetta di Chiaro. Noi lo abbiamo trovato molto ghiacciato ed è stato necessario indossare i ramponcini per sicurezza.

Infila nello zaino un anti-vento e un cambio asciutto per quando arrivi in cima.

Attrezzati con un pranzo al sacco perché non ci sono ristori se non nei pressi del parcheggio.
Potrai invece fare rifornimento d’acqua alle fontanelle dell’Alpe Pescedo.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questo percorso è adatto anche ai nostri 4 zampe, ma meglio se già abituati a muoversi su percorsi di montagna per via del tratto finale che porta alla cima, un po’ scosceso.

Purtroppo c’è una nota dolente che costringe a tenere gli occhi ben aperti specialmente nei primi mesi caldi. Ci è stata segnalata un’importante presenza di Processionaria nei boschi. Per chi non lo sapesse è un insetto simile a un millepiedi ricoperto da una folta peluria urticante, molto pericolosa se il muso del cane entra in contatto.
Sperando in una disinfestazione, meglio prestare attenzione per evitare sorprese spiacevoli.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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