Partenza: Morterone (LC)
Durata: 2:00 andata
Altitudine: 1875 m
Dislivello: 830 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì. Cani NON ammessi
Note: Molto frequentata

DESCRIZIONE ITINERARIO

Se risiedi in Brianza, chissà quante volte ti sarà capitato di osservare il monte Resegone, con il suo profilo seghettato e singolare, che sovrasta la città di Lecco.

Non ci sei mai salito? Ti possiamo garantire che raggiungere la cima, da un’enorme soddisfazione. Non ti piacerebbe puntare il dito verso il cielo indicando la croce in lontananza e dire ai tuoi amici “Io ero lì!”? Beh allora, non ti resta che provare!

Tranquillo, arrivarci non è difficile ma il percorso è interamente in salita perciò è meglio che tu e il tuo cagnolino siate già abbastanza allenati e abituati a sentieri di montagna. Esistono diverse vie di accesso ma questa che ti consigliamo è una delle più semplici che addirittura, con un paio di ramponcini, si può percorrere anche d’inverno (meglio evitarla dopo abbondanti nevicate).

Questa meta è molto battuta. Pur non essendo molto spaziosa, nei fine settimana, la terrazza panoramica ai piedi della croce si riempie di escursionisti che approdano da tutte le vie più o meno impegnative. Perciò, se vuoi goderti il panorama con un po’ di tranquillità, parti presto la mattina.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Da dove cominciamo… Conosci Morterone? Pensa che è il più piccolo comune italiano per popolazione. Nel paesino risiedono poco più di 30 persone. Curioso vero?

Per raggiungerlo, da Lecco devi salire a Ballabio, direzione Valsassina. Se arrivi dalle gallerie, alla prima rotonda che incontri, gira a sinistra. Prosegui dritto lungo la strada principale per circa un chilometro fino a imboccare sulla sinistra la strada per Morterone.

Da lì prosegui lungo una strada panoramica piuttosto lunga e tortuosa che ti porterà al paese.
Superata la trattoria Cacciatori, al bivio prima della chiesa gira a destra per raggiungere il parcheggio vicino alla piazzola dell’elicottero.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Il sentiero che dovrai tenere d’occhio è il n. 16 con indicazione “Rifugio Azzoni, monte Resegone”. Risali il prato fino a una cascina diroccata ed entra nel bosco. La traccia sarà marcata con bandierine rosso-bianco-gialle. Prosegui sempre in salita lungo il percorso immerso tra faggi e betulle.
Dopo circa mezz’ora incontrerai un bivio dove dovrai seguire il cartello che indica il sentiero n. 17 verso sinistra. Sbucherai ad una radura, con dei tavolini da pic-nic. Da lì prendi la strada a sinistra. Passerai la piccola sorgente Forbesette dove potrai fare rifornimento d’acqua.

Dopo circa un’oretta di cammino in salita, gli alberi iniziano a diradarsi fino a scomparire. Sopra di te, inizierà a intravedersi la tua destinazione. Il sentiero è sempre ripido lungo il pendio tra roccette e gradoni. Punta sempre in alto e dopo un po’ di zig-zag il sentiero si stringe un pochino. Presta attenzione specialmente se è innevato. Dopo poco giungerai al Rifugio Azzoni e pochi metri più sopra, alla terrazza panoramica della Punta Cermenati, dove è posta la croce.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Scarponcini e bastoncini da trekking per noi sono fondamentali per affrontare questa escursione. Metti nello zaino un copricapo per la parte finale tutta esposta al sole.

Se ci vai d’inverno, mi raccomando l’attrezzatura giusta! Indossa, specialmente nell’ultimo tratto, dei buoni ramponcini da ghiaccio e come già detto ti sconsigliamo di andarci dopo un periodo di intense nevicate. Potrebbe essere pericoloso in caso di qualche distaccamento.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

La salita è abbastanza impegnativa e l’ultimo tratto fuori dal bosco è tutto esposto al sole. Evita le giornate molto calde per non incorrere a colpi di calore.

Tienilo sempre ben idratato. A metà percorso troverai l’unica sorgente dove far rifornimento di acqua.

Purtroppo il Rifugio Azzoni non consente l’accesso ai nostri amici pelosi. Portati qualcosa da sgranocchiare se non vuoi lasciarlo fuori tutto solo ad aspettarti.

PANORAMA

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Ecco come si presenta il paesaggio in inverno.