Partenza: Moggio (LC)
Durata: 2:30 andata
Altitudine: 1900 m
Dislivello: 680 m
Difficoltà: Medio facile
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani ammessi (non la notte)
Note: Ideale per ciaspolata

DESCRIZIONE ITINERARIO

Quando si parla di escursioni in Valsassina non si può non nominare i famosi Piani di Artavaggio. Non ne hai mai sentito parlare? Si tratta di una località di montagna posta tra i 1600 e i 1900 m. Essendo una meta facilmente accessibile, è possibile svolgervi moltissime attività di ogni genere e in qualsiasi periodo dell’anno.

In una bella giornata di sole per esempio, può essere una meta ideale per una tranquilla gita in famiglia, una lunga pedalata in mountain bike oppure per escursioni dai dislivelli ridotti. Quando invece la neve fa il suo arrivo, si trasforma in una location magica per ciaspolare, praticare sci alpinismo oppure anche solamente per far divertire i bimbi sul bob in tutta sicurezza. Certi rifugi della zona organizzano persino escursioni notturne in motoslitta. Ce n’è davvero per tutti i gusti!

Se ancora non ci sei stato, vale la pena farci un giro. Qui troverai vastissimi prati dove far divertire il tuo amico a quattro zampe e rifugi dove saziare le tue voglie golose di fronte a un piatto di pizzoccheri.

Con questo itinerario vogliamo accompagnarti fino al Rifugio Nicola a 1900 m di altitudine.
Se ti abbiamo stuzzicato la curiosità, continua a leggere e ti diremo come arrivarci.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il punto di partenza di questo itinerario si trova nel comune di Moggio in provincia di Lecco, lungo la strada che conduce alla Culmine di San Pietro.

Se sei un amante delle comodità e delle vie veloci, puoi risalire in funivia e arrivare direttamente ai Piani di Artavaggio, se invece preferisci tenere le zampette in movimento, supera la funivia e prosegui per circa 6 km in direzione Culmine di San Pietro fino ad incontrare una baita sulla sinistra e un piccolo spiazzo sterrato con una stanga e un cartello di divieto di accesso ai mezzi non autorizzati. Qui potrai lasciare l’auto. Cerca di partire presto perché lo spazio è ridotto e non è sempre facile trovare un buco libero.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Parcheggiata l’auto, incamminati lungo la carrozzabile al di là della sbarra che entra nel bosco.

Il sentiero parte in piano e acquista gradualmente pendenza man mano che si procede lungo i tornanti, ma senza mai essere troppo faticoso.

Sappi che la strada è abbastanza lunghetta, lo noterai specialmente al ritorno quando ti chiederai che fine ha fatto la tua auto, ma non vogliamo scoraggiarti, puoi stare tranquillo perché sarà sempre molto larga e semplice da seguire, non ti puoi sbagliare.
Terminato il bosco di faggi, arrivi ad un pianoro dove in lontananza, puoi intravedere la stazione della funivia. Questo ti farà capire che la salita è praticamente terminata.

Prosegui in piano per circa un chilometro fino a un incrocio. Scegli la strada di sinistra che conduce ad Artavaggio in circa 30 minuti. Attraversa un breve tratto nel bosco e oltrepassa un piccolo laghetto artificiale. Ormai sei arrivato, di fronte a te si apre la distesa di Artavaggio con i suoi rifugi e la caratteristica Chiesa “Maria Santissima Madre della Chiesa”.

Se hai ancora fiato per un altro tratto in salita di circa 30 minuti, prosegui per il Rifugio Nicola. Lascia la Chiesa sulla destra, fai rifornimento d’acqua alla fontanella (attenzione: non sempre funziona perciò portati anche una scorta da casa per sicurezza) e procedi per il largo sentiero sterrato che serpeggia sulla montagna di fronte a te.
Potrai riconoscere il rifugio per la sua forma piramidale e il tetto argentato.

E se ancora non ne hai abbastanza, puoi proseguire fino alla madonnina sulla cima del Monte Sodadura, il piramidone sulla destra del rifugio che tocca i 2014 m di altitudine. Questa salita è breve ma più impegnativa e indicata solo per cagnolini agili e abituati a percorsi di montagna piuttosto stretti. Presta molta attenzione specialmente in inverno dove raccomandiamo l’uso dei ramponcini da ghiaccio.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per affrontare questa escursione d’estate basteranno delle scarpette da trekking, mentre se decidi di andare dopo una bella nevicata, oltre alle ciaspole, ti consigliamo di indossare degli scarponcini impermeabili e un paio di ghette per mantenere asciutto il fondo dei pantaloni.

Per raggiungere la cima del Sodadura meglio indossare dei ramponcini da ghiaccio per sicurezza e per garantire una maggiore stabilità, consigliamo l’uso dei bastoncini da trekking.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questo itinerario è particolarmente indicato per i nostri amici, ci sono fontanelle e vastissimi prati dove poterli far correre in libertà, basta solo prestare attenzione lungo la strada sterrata a biciclette, jeep o alle motoslitte in inverno.

Se invece decidi di raggiungere i Piani di Artavaggio in funivia, porta con te una museruola in caso in cui ci sia l’obbligo di farla indossare al tuo cagnolino. Sarà sufficiente una in tessuto da ripiegare e infilare comodamente nello zaino.

Giunto a destinazione troverai molti rifugi dove poter gustare ottime specialità montane ma purtroppo non tutti consentono l’accesso ai cani. Per nostra esperienza possiamo assicurarti che al Rifugio Sassi Castelli e al Rifugio Nicola, i nostri amici sono i benvenuti (ma pernottamento non consentito).

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Ecco come si presenta il paesaggio in inverno.

Salita al Monte Sodadura