Partenza: San Bernardo (SO)
Durata: 3.00 andata
Altitudine: 2080 m
Dislivello: 1000 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Non dimenticare la macchina fotografica!

DESCRIZIONE ITINERARIO

Quante volte avrai letto sui nostri racconti frasi tipo: “Questa è una delle nostre passeggiate preferite!”. Ebbene ne aggiungiamo un’altra alla lista.
E’ innegabile, amiamo le nostre montagne ed è veramente difficile stilare una classifica. Ma siamo certi che rimanere indifferenti alla bellezza di questo luogo è impossibile.

Stiamo parlando del Lago del Truzzo, un bacino artificiale che sorge a quota 2080 m, nella Valle del Drogo, una laterale della Val Chiavenna.
Occorre una premessa, per raggiungerlo dovrai camminare per circa 3 ore, ma non ti spaventare, seppur in costante salita, il sentiero è talmente tenuto bene, che è molto piacevole da percorrere.

Tuttavia sono sempre 3 ore da macinare, quindi se sei un appassionato di divano e tv, forse questa non è la passeggiata che fa per te.

Torniamo a noi. Il percorso è molto caratteristico perché si sviluppa per buona parte su una larga mulattiera che serpeggia lungo il dorso della montagna e accompagna il nostro lento cammino fino alla diga che abbraccia il lago.

Arrivato fino a qui, vale la pena stringere i denti ancora un po’ e raggiungere il piccolo Lago Nero proprio a fianco del Bivacco Carlo Emilio. Questo ti permette anche di osservare il panorama da un altro punto di vista e ammirare il Lago del Truzzo dall’alto.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Dunque si parte. L’escursione prende il via dalla Centrale Idroelettrica di San Bernardo, raggiungibile dal comune di San Giacomo Filippo.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta lasciata l’auto, imbocca la mulattiera in fondo al piazzale della Centrale e segui le indicazioni per il Bivacco Carlo Emilio. Costeggiando il torrente, sali nel bosco fino a incontrare le rurali abitazioni della località Sant’Antonio. Vicino alle baite troverai una fontanella.

Al termine della valle, dopo circa 15 minuti, raggiungerai la località Caurga. Piega a destra e seguendo la segnaletica, cammina lungo la traccia in costante salita.
Dopo una bellissima cascata, eccoti arrivato all’inizio della mulattiera, il tratto più caratteristico di questa escursione. Da qui in poi ti troverai a camminare su un’ampia strada lastricata che sale a zig zag tra enormi massi.
Questo comodo percorso veniva utilizzato anni fa per trasportare materiale di costruzione fino alla diga.

I tornanti si fanno sempre più ripidi e la traccia sale per il bosco. Dopo poco più di un’ora dalla partenza, arriverai a un pianoro con una piccola baita. La tua meta è ancora lontana perciò dopo aver ripreso fiato, prosegui il cammino sempre in salita.

Arriverai a un secondo pianoro con un’altra baitella e dei ruderi. Ancora più su, superata una pietraia, giungerai a uno spiazzo con vecchi edifici dell’Enel e poco dopo, l’attuale residenza dei custodi della diga e un’enorme piazzola di atterraggio degli elicotteri. In questo punto potrai fare un nuovo pieno alla borraccia.

Ora, prepara i polpacci per l’ultima grande fatica. Una lunga scalinata in cemento ti porterà finalmente alla diga del Truzzo.

Il paesaggio è spettacolare, dominato dal Pizzo di Lendine e il Pizzo Quadro. Dietro di te, in fondo alla valle, l’abitato di Chiavenna.

Se hai ancora un po’ di energia, puoi proseguire fino al Bivacco attraversando le mura della diga portandoti sulla sponda sinistra del lago.
Segui le indicazioni dipinte sulle rocce che portano ai piedi del Pizzo di Lendine. Superati alcuni gradoni, arriverai a un punto panoramico dal quale è possibile ammirare il lago in tutta la sua bellezza.

Dopo un tratto in pianura, giungerai al piccolo Lago Nero, dove, sulla sponda opposta sorge il Bivacco Carlo Emilio.
Per raggiungerlo dovrai superare un breve passaggio su roccia, un pochino esposto, affacciato sul lago.

Per il rientro consigliamo di ripercorrere lo stesso itinerario a ritroso.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Fondamentali per questo itinerario un paio di comodi scarponi e dei bastoni da trekking. Portati un antivento per quando arrivi in quota e una barretta energetica per eventuali cali di zuccheri.

In cima non troverai punti di ristoro perciò conviene attrezzarsi con un pranzo al sacco.
Non dimenticare la macchina fotografica!

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questo trekking è piuttosto lungo perciò valuta la forma fisica e l’allenamento del tuo cane.
Presta attenzione mentre attraversi i pascoli perché potresti incontrare degli animali incustoditi.

PANORAMA

FATICA

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