Partenza: Madesimo – Fraz. Macolini (SO)
Durata: 1.40 andata
Altitudine: 2175 m
Dislivello: 525 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani NON ammessi
Note: Giro ad anello

DESCRIZIONE ITINERARIO

Siamo in Valle Spluga, in alta Val Chiavenna, esattamente sopra l’abitato di Madesimo. Con questo itinerario ad anello vogliamo portarti alla scoperta del Rifugio Bertacchi e del Lago Emet, un bellissimo laghetto alpino posto in una vasta conca verde ai piedi del Pizzo Spadolazzo (2720 m).

Un luogo perfetto dove trascorrere una giornata in compagnia del tuo inseparabile compagno di avventure. Troverà immense distese di prati dove correre in libertà e limpide acque per un tuffo refrigerante… Meglio di così!

Si tratta di un’escursione adatta a tutti, persino ai bambini ma meglio se già abituati ai sentieri di montagna. Non serve grande allenamento o esperienza ma solo prestare attenzione a un tratto un pochino esposto. Tranquillo, il sentiero è largo e dotato di una catena di sicurezza che serve perlopiù in inverno in caso di neve o ghiaccio.

Una volta arrivato al lago, con uno sforzo davvero irrisorio, potrai raggiungere anche il Passo di Niemet, o più comunemente chiamato Passo d’Emet, un valico posto a 2294 m sul confine con la Svizzera. Dettaglio da non trascurare: ricordati di disattivare il roaming dati sul tuo cellulare per non pagare tariffe inutilmente.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Per raggiungere il lago di Emet ci sono due alternative: dalla diga di Montespluga o da Madesimo. Noi scegliamo la seconda, quindi raggiungi la frazione Macolini di Madesimo e parcheggia liberamente l’auto all’imbocco della valle negli appositi spazi.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Incamminati lungo la strada sterrata che si introduce nel pianoro. Alla tua sinistra potrai vedere la dorsale degli Andossi e sulla destra le alture della Val Sterla.

Supera il ponticello e avanza costeggiando il fiume. Ti segnaliamo che questa è zona di pascoli e potresti incrociare mandrie di mucche alle prese con il loro dolce far niente. Come vedi dalle foto, noi ne abbiamo incontrata proprio una che passeggiava tranquilla sul nostro sentiero. Ovviamente Luna, con il suo coraggio da leone, si è pietrificata e l’ha lasciata passare. Meglio non disturbarle e se temi in una reazione del tuo cane, tienilo legato.

Più avanti, in prossimità di un grande masso, la strada si dirama. Noterai dai cartelli che entrambe le direzioni portano al Rifugio Bertacchi. Anche se molti salgono da destra, ti consigliamo di rimanere sulla strada sterrata più larga, per noi paesaggisticamente più interessante. Scoprirai a fine passeggiata che questo itinerario ad anello si ricongiungerà comunque in questo punto, permettendoti al rientro di esplorare anche il versante di destra.

Dunque procedi sempre dritto fino superare prima un ponticello e poi qualche piccolo guado in equilibrio sui sassi.
Arrivato in fondo alla conca, la traccia inizia a nascondersi leggermente nei prati.
Occhio a non perderla di vista. Più avanti troverai i classici segnavia bianco-rossi dipinti sui sassi o su dei paletti in legno.

In questo punto un po’ più selvaggio ti consigliamo di tenere il tuo cane vicino senza farlo uscire dal sentiero. Attenzione soprattutto a dove infila il muso. Come spesso accade in alta montagna, anche qui c’è la possibilità di incrociare qualche “amico” a zonzo… strisciante. Te lo diciamo per esperienza. Senza allarmarsi ma basta solo stare attenti a dove si cammina e nel caso capiti, non infastidire il padrone di casa, ricordati che gli ospiti siamo noi.

Ma ora non pensiamoci e torniamo al nostro itinerario. La traccia riprende ad essere evidente e sale sul fianco della montagna fino ad arrivare a un bel punto panoramico che si congiunge con la larga sterrata proveniente da Montespluga.

Da qui non puoi sbagliare, la traccia è una e prosegue in piano lungo la costa. Più avanti supererai il tratto di cui ti parlavamo all’inizio, leggermente esposto con catena.
Prosegui in lieve salita e dopo pochi minuti, sarai arrivato al Lago di Emet con il suo Rifugio Bertacchi.

Se hai ancora un po’ di fiato puoi raggiungere il passo di Niemet a circa 15/20 minuti. Per farlo, incamminati sul sentiero che costeggia il lago seguendo i dolci dossi erbosi.
Al bivio segui la traccia C12 indicata dal cartello, che dopo una breve salita ti condurrà al passo a 2294 m.

Per il rientro, torna al Rifugio Bertacchi e prendi il sentiero in discesa che parte di fronte alla porta di ingresso della struttura.

La traccia è sempre ben evidente e scende a tornanti fino a fondo valle ricongiungendosi alla larga sterrata fatta in partenza.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per questo itinerario è preferibile uno scarponcino alto e se vuoi essere più comodo in discesa porta un paio di bastoni dal trekking.

Infila nello zaino anche un antivento per quando arrivi al Passo.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Acqua per il tuo amico ne incrocerai a volontà quindi puoi tranquillamente portare l’indispensabile. Purtroppo al rifugio Bertacchi sarà costretto ad aspettarti fuori. Se non vuoi lasciarlo solo puoi comunque trovare diversi tavoli all’esterno.

Come già detto attenzione agli animali selvatici, è preferibile restare sulla traccia.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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