Partenza: Agneda (SO)
Durata: 2.30 andata
Altitudine: 2003 m
Dislivello: 780 m
Difficoltà: Medio Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: Non gestito
Note: Bivacco solitamente aperto

DESCRIZIONE ITINERARIO

Con questa escursione ti portiamo in Val Caronno, nel cuore della Catena Orobica. A 2003 m di quota si trova la nostra destinazione: la Capanna Mambretti, un rifugio non custodito di proprietà del C.A.I. di Sondrio.

Noi ci siamo stati in un sabato di ottobre e abbiamo avuto la fortuna di camminare in solitudine per tutta la giornata, circondati da uno splendido panorama rivolto sulla Punta Scais e il Pizzo Redorta, due delle tre vette orobiche (insieme al Pizzo Coca) che superano i 3.000 m di altitudine. Unici nostri compagni di viaggio, il silenzio e i caldi colori autunnali.

Come tutte le escursioni che ti suggeriamo, essendo a portata di zampe, non presenta nessuna difficoltà tecnica, tuttavia richiede un pochino di allenamento per il dislivello da compiere quasi tutto concentrato nella parte finale che porta al rifugio.

La prima metà invece si sviluppa su un percorso molto piacevole che conduce al bacino artificiale del Lago di Scais e successivamente al pianoro dell’Alpe di Caronno. Purtroppo non ci sono ristori ma in questo punto troverai una piccola area attrezzata per un pranzo al sacco un po’ più comodo.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il punto di partenza si trova nella piccola località di Agneda, raggiungibile seguendo le indicazioni per Piateda Alta. Poco prima di arrivare a Monno, si gira a destra per Vedello.

Arrivato alla centrale elettrica, segui la strada fino a Agneda. Se vuoi riempire la borraccia, nel piccolo centro abitato vicino alla chiesa, trovi una fontanella, altrimenti prosegui e dopo circa 300 m, potrai lasciare l’auto in prossimità di un’area attrezzata per pic-nic, dove una stanga impedisce il transito ai veicoli non autorizzati.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta lasciata l’auto, incamminati nella valle seguendo le prime indicazioni sui cartelli: Lago di Scais 0.50 e Rifugio Mambretti 2.30.

Dopo circa 30 minuti su strada cementata in salita, giungerai a un bivio. Prendi il ponticello sul Torrente Caronno sulla sinistra e entra nel bosco. Segui il sentiero n. 251 e dopo circa 10 minuti arriverai alla diga di Scais.

Prosegui lungo il percorso che costeggia il lago, attraversa la suggestiva galleria e continua fino ad arrivare alle Case di Scais. Qui si trova un bivio. Al ritorno, se lo desideri, potrai prendere il sentiero a destra per completare il giro del lago, ora invece sali a sinistra nel bosco e prosegui per il Mambretti.

Al termine del bosco, sarai arrivato ai pascoli delle Baite Caronno, a 1610 m di altitudine. Proprio su una delle baitelle in pietra, trovi un cartello con riportate le varie destinazioni, la nostra si trova ancora a un’ora di cammino lungo il sentiero n. 201.

In questo punto occorre prestare attenzione perché si rischia di perdere la traccia. Cerca di individuare la segnaletica bianco-rossa dipinta sui sassi oltre le baite sulla sinistra.

Dopo un paio di ponticelli, inizia la salita vera che ti porterà alla Capanna Mambretti.

Per il ritorno ripercorri lo stesso itinerario dell’andata e se vuoi fare il giro del lago, prendi la deviazione alle Case di Scais. Segui il sentiero e dopo un breve tratto in salita, al bivio svolta a destra. Superata la diga (non accessibile) ti ritroverai sulla strada cementata che conduce al punto di partenza.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per affrontare questa escursione saranno sufficienti delle scarpe da trekking e per aiutarti in salita, un paio di bastoncini. Nelle giornate estive, non dimenticare la scorta d’acqua e un copricapo per l’ultimo tratto interamente esposto al sole.

Come già detto non incontrerai ristori perciò attrezzati per un pranzo al sacco. Se necessiti di un riparo, di fianco al rifugio c’è un piccolo bivacco accessibile a tutti.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Nell’attraversare i prati delle Baite di Caronno potresti incontrare degli animali al pascolo, tieni vicino il tuo cane per non disturbarli.

Lungo il percorso troverai diversi corsi d’acqua ma consigliamo di portare una riserva per quando arrivi al Rifugio Mambretti.

PANORAMA

FATICA

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