Partenza: Alpe di Paglio (LC)
Durata: 1.30 andata
Altitudine: 1800 m
Dislivello: 430 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua: No
Rifugio:
Note: Giro ad anello

DESCRIZIONE ITINERARIO

Vorresti fare una bella ciaspolata ma senza andare troppo lontano? Ecco un’idea a solo un’oretta da Milano!
Con questa escursione ti portiamo in Valsassina, più precisamente al Pian delle Betulle, meta molto conosciuta e apprezzata in tutte le stagioni. Ma non è finita qui, vogliamo raccontarti un trekking ad anello che abbiamo fatto insieme a Luna e che ci ha permesso di raggiungere la vetta del Cimone di Margno, a 1.800 m di quota.

Contrariamente al giro più classico, noi abbiamo scelto di percorrerlo in senso antiorario.
Pur non essendo particolarmente impegnativo, meglio avere già dimestichezza con le ciaspole per via dell’ultimo breve tratto prima della cima. La traccia battuta si stringe leggermente e per pochi metri attraversa un punto un po’ scosceso che è meglio evitare dopo abbondanti nevicate. Niente paura, basta solo prestare attenzione o stare più interni.

Altro aspetto da tenere presente: il Cimone è una vetta molto amata anche dagli appassionati di sci alpinismo, perciò occhi aperti e tieni il cane vicino.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Raggiungi l’Alpe di Paglio (LC) e lascia l’auto nel parcheggio a pagamento (3€). Nonostante sia abbastanza ampio, ti suggeriamo di partire presto per assicurarti un posto.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

All’inizio del piazzale, di fronte al chiosco, troverai la prima segnaletica.
Imbocca la larga cementata e segui per i Pian delle Betulle. Dopo qualche curva entrerai nel bosco. Se la neve non è molta, non è necessario indossare subito le ciaspole ma presta attenzione ai tratti ghiacciati.

Una volta uscito dal bosco, continua a seguire la carrozzabile in lieve salita che ti porterà in pochi minuti alla distesa dei Pian delle Betulle e alla chiesa della Madonna degli Alpini dal caratteristico campanile.

Il nostro percorso ad anello si ricongiungerà in questo punto, ma ora prosegui lungo la strada principale e rientra nel bosco. Dopo qualche curva giungerai all’Alpe Ortighera, piccolo gruppo di baitelle dalla vista invidiabile.

Continua il tuo cammino sui tornanti in salita ignorando il primo bivio che si stacca sulla destra. Poco più sopra troverai altri cartelli che non riportano la tua destinazione ma non ti preoccupare, sei sulla via giusta. Punta verso il Rifugio Ombrega e avanza.

Ecco finalmente un po’ di pianura. La segnaletica purtroppo scarseggia ma se punti lo sguardo verso l’alto alla tua sinistra, potrai vedere la punta del Cimone di Margno, sicura meta di altri escursionisti con sci e ciaspole. Qui puoi tagliare un breve tratto e seguire le tracce che risalgono a zig zag, oppure proseguire in piano fino alla piccola area picnic del “Larice Bruciato” e poi svoltare a sinistra.

I percorsi si ricongiungono nel breve tratto prima della cima dove dovrai prestare più attenzione.
In vetta troverai la classica croce circondata da un bellissimo panorama sull’alta Valsassina e sul versante meridionale della dorsale del Monte Legnone.

Per il rientro puoi ripercorrere la strada dell’andata o completare l’anello prendendo la traccia che scende nei boschi a lato della croce. La prima parte è piuttosto ripida.
Prosegui fino ad arrivare al pianoro dove sorgono gli impianti di risalita. Facendo attenzione agli sciatori, incamminati sulla pista a destra. All’incirca a metà troverai una deviazione sulla sinistra che dopo 10 minuti ti riporterà al Pian delle Betulle.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Come ogni escursione sulla neve occorre avere l’attrezzatura giusta per camminare in sicurezza e indossare buoni indumenti tecnici, caldi ma traspiranti.

Oltre agli scarponi e alle ciaspole, sono fondamentali le ghette, calzari specifici che impediscono alla neve di inzupparti I pantaloni. Consigliamo anche l’uso di bastoni da trekking.
Per quanto riguarda l’abbigliamento indossa a contatto con la pelle una maglia termica e portatene una di scorta. Infila nello zaino anche guanti, berretta e calzettoni di ricambio.
Noi portiamo sempre un thermos con del tè per scaldarci durante le soste.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Luna sulla neve è sempre carica a molla! Si diverte tantissimo e sarebbe davvero una crudeltà tenerla legata al guinzaglio per tutto il tempo. Tuttavia siamo consapevoli dei rischi che si possono correre perciò siamo sempre molto attenti cercando di prevedere ogni situazione per non intralciare il cammino degli altri escursionisti o sciatori.

Chi ha un cane con il pelo lungo, conosce già le conseguenze di ore di corse e tuffi nella neve fresca: miriadi di palline ghiacciate attaccate alla coda e nel sotto pancia.
Per limitare questo fastidioso inconveniente, le facciamo indossare una mantellina imbottita e auto-riscaldante e proteggere i cuscinetti delle zampe, spalmiamo una crema apposita una decina di minuti prima di uscire.
Non dimenticarti la scorta d’acqua perchè non incontrerai ne fontanelle ne torrenti.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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