Partenza: Livigno (SO)
Durata: 2.30 andata
Altitudine: 2601 m
Dislivello: 878 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani NON ammessi
Note: Attenzione alle biciclette

DESCRIZIONE ITINERARIO

Ci troviamo nel cuore della Val Federia, una delle valli laterali più belle di Livigno, nel Parco Nazionale dello Stelvio.
La passeggiata più classica che si può fare qui è quella che porta all’Agriturismo Federia, destinazione perfetta per chi vuole abbinare quattro passi all’ottima cucina valtellinese.
Ma noi non ci accontentiamo e vogliamo spingerci un po’ più in alto per accompagnarti virtualmente alla scoperta del Rifugio Cassana, ex caserma militare della Prima Guerra Mondiale.

Nonostante si sviluppi interamente su una comoda strada carrozzabile, la salita di certo non manca e il dislivello si fa sentire passo dopo passo, specialmente se non si è molto allenati.

Ad alleggerire il peso della fatica, c’è sicuramente il panorama sulla valle, che ti accompagnerà fino alla cima.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il nostro itinerario prende il via esattamente all’imbocco della Val Federia, nei pressi del Ponte dela Calcheira. Qui troverai l’area di sosta P3 dove è possibile parcheggiare liberamente.
È bene partire presto perché la valle d’estate è molto frequentata e il parcheggio si riempie velocemente.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta lasciata l’auto, incamminati sulla strada asfaltata e supera il ristorante oltre il ponte. Ignora i sentieri laterali per rimanere sulla via principale identificata con il n. 167 che si immette dolcemente nella splendida Val Federia.

La strada è limitata al traffico e possono accedervi solo i residenti muniti di permesso, ma nonostante questo non è così raro incrociare qualche auto, oltre ai tanti turisti in mountain-bike, dunque tieni il cane vicino.

Lungo il cammino immerso nei pascoli, incontrerai numerose baitelle in legno dagli splendidi balconi in fiore, e la piccola Chiesa dell’Addolorata.
Ma non ti distrarre e occhio ai cartelli! Più avanti il percorso si divide in due. La via che dovrai seguire prosegue sulla destra e si inerpica a tornanti su per il fianco della montagna.
Stringi i denti e inizia la tua salita verso il Rifugio Cassana, inforcando il sentiero n. 172.

La traccia è sempre ben evidente, larga e sterrata senza nessun pericolo, ma tieni presente che è uno dei tantissimi itinerari della zona frequentati anche dagli amanti delle grandi salite su due ruote, perciò fai attenzione sulle curve cieche.

Al termine della salita, eccoti arrivato al Rifugio Cassana a 2601 m di quota.
Come puoi vedere dalle foto, siamo stati un pò sfortunati perchè lo abbiamo trovato chiuso e anche la nebbia non ci ha permesso di ammirare il panorama.

Se hai ancora un briciolo di energia nelle gambe, ti consigliamo di proseguire una decina di minuti e raggiungere il Passo di Cassana a 2687 m, posto sulla cresta di confine tra Italia e Svizzera.

Per il ritorno, percorri la stessa via dell’andata.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Prima di partire ricordati di consultare il meteo e valuta bene la scelta dell’abbigliamento anche in estate, tenendo in considerazione l’altitudine alla quale ti trovi.

Il terreno è quasi interamente sterrato ma è sempre bene indossare scarpe adatte al trekking.

Infila nello zaino una scorta d’acqua, un anti-vento per la cima piuttosto esposta a correnti d’aria, un copricapo e la crema solare.

Se desideri pranzare al Rifugio Cassana ti suggeriamo prima di verificare i giorni di apertura, altrimenti sulla via del ritorno, puoi fare una deviazione verso la caratteristica Tea da Memi e lasciarti viziare con ottimi piatti tipici.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questa escursione è assolutamente adatta anche ai nostri amati 4 zampe, tuttavia bisogna tenere presente che ti trovi nel Parco Nazionale dello Stelvio, dunque cerca di non disturbare la quiete degli animali selvatici che ci vivono.
Per esempio ti accorgerai della ricchissima presenza di marmotte che con i loro sonori fischi potrebbero incuriosire il tuo cane.

Inoltre, stai alla larga dai recinti elettrificati che delimitano i prati, e attenzione anche agli eventuali ciclisti che scendono dal rifugio, specialmente in prossimità delle curve cieche.

Porta da bere anche per il tuo cane perché lungo la salita non incontrerai più corsi d’acqua.

PAESAGGIO

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