Partenza: Carona (BG)
Durata: 2.30 andata fino al Rifugio
Altitudine: 1968 m
Dislivello: 950 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì. Cani NON ammessi
Note: attenzione al ghiaccio nel bosco

DESCRIZIONE ITINERARIO

Aggiungiamo un’altra bandierina alla nostra mappa: il Rifugio Laghi Gemelli in Alta Val Brembana.
La struttura prende il nome dagli omonimi laghi originari, ora inglobati in un unico grande bacino artificiale, chiuso in una conca verde coronata dalle alte cime delle Prealpi Orobiche.
A rendere ancora più speciale il paesaggio, nelle vicinanze sono presenti altri 3 laghetti più piccoli: Becco, Marcio e Colombo.

Quella che vogliamo raccontarti qui, è una delle escursioni più conosciute e apprezzate della zona, praticabile quasi tutto l’anno. Noi infatti ci siamo stati più volte, d’estate e d’inverno, e possiamo assicurarti che lo scenario è davvero suggestivo in ogni stagione.
Se ti abbiamo incuriosito, non ti resta che scoprire l’itinerario passo dopo passo.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

La partenza di questa escursione si trova a Carona (BG), in Alta Val Brembana. Una volta attraversato il centro paese, svolta verso il Lago di Carona e percorri la via Lago fino ad incontrare una serie di bar dove potrai acquistare il gratta e sosta per il parcheggio (2 €).
A lato strada ecco i primi cartelli. Il sentiero da seguire è il n. 211, direzione Rifugio Laghi Gemelli, a 2.30 di cammino.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Imbocca dunque la traccia che poco dopo entra nel bosco.
La pendenza si fa subito abbastanza marcata e non ti darà tregua per tutta la prima parte, fino alla diga.
A rendere le cose più complicate c’è un aspetto da non sottovalutare. Essendo una zona totalmente in ombra e umida, in inverno potrebbero esserci diversi tratti ghiacciati perciò presta attenzione, e se necessario, indossa i ramponcini.
Il sentiero guadagna rapidamente quota, tra passaggi su ponticelli in legno e pietroni un po’ sconnessi ma senza nessuna difficoltà tecnica, se non la salita che potrebbe farsi sentire se non sei particolarmente allenato.

Dopo numerosi zig zag, la pendenza diventa finalmente più dolce e anche il terreno si fa più regolare.
Il peggio è passato! Il bosco si dirada leggermente e si attraversa alcuni brevi spiazzi con cespugli di rododendri che ravvivano i prati nei mesi della fioritura.
Più avanti ecco altri cartelli. Mantieniti diritto sul sentiero n. 211.

Una volta giunto alla diga, ti troverai di fronte a un bivio importante dove dovrai decidere la direzione che vuoi percorrere. La via più rapida e semplice per il rifugio prosegue diritta, costeggia il lago Marcio (1841 m), e arriva direttamente ai Laghi Gemelli (1968 m).
Andando invece sulla sinistra, si allunga il giro passando anche per i laghi Becco (1872 m) e Colombo (2046 m).

I percorsi sono entrambi molto belli e non presentano particolari difficoltà, ma crediamo che sia maggiormente indicato per l’inverno quello più breve che costeggia il lago Marcio.

Una volta arrivato al Rifugio (chiuso in inverno) è possibile attraversare la diga e completare il giro ad anello oppure godersi il meritato relax disteso nei vasti prati al cospetto del Pizzo del Becco e il Pizzo Farno.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Come già detto, questa escursione è percorribile in qualsiasi stagione, ma con attenzione maggiore in inverno. L’attrezzatura in questo caso è fondamentale!
Prima di metterti in viaggio, ti suggeriamo di informarti sulle condizioni del sentiero per valutare in base alla quantità di neve (se presente) se sono sufficienti ramponi o se è meglio indossare delle ciaspole per fare meno fatica.
In ogni caso, tieni in considerazione che il primo tratto nel bosco è totalmente in ombra e molti punti sono ricoperti da lastroni di ghiaccio. Meglio munirsi di bastoni e ramponcini da indossare specialmente in discesa.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Ogni volta che affrontiamo un trekking di più ore sulla neve usiamo spalmare una crema protettiva sui polpastrelli di Luna per evitare tagli e screpolature.
In caso di molto freddo e vento le facciamo indossare una mantellina imbottita e impermeabile che limita la formazione di palline ghiacciate attaccate al pelo.
L’acqua lungo il percorso non manca, tuttavia in inverno i torrenti sono completamente ghiacciati, quindi meglio portarsi una scorta di emergenza.
Purtroppo i cani non sono ammessi al rifugio, ma è sempre possibile accomodarsi sui tavoli esterni.

PAESAGGIO

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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Qualche scorcio estivo…