Partenza: Novate Mezzola (SO)
Durata: 4 andata
Altitudine: 1304 m
Dislivello: 1000 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani ammessi anche la notte
Note: Mulattiera di circa 2600 gradini

DESCRIZIONE ITINERARIO

Nella nostra lista delle “imperdibili”, non possiamo dimenticare la splendida Val Codera, una delle più suggestive valli laterali della Valchiavenna, compresa nel comune di Novate Mezzola (SO).

La particolarità di questo angolo incontaminato, è la totale assenza di strade asfaltate, caratteristica che le ha permesso negli anni di mantenere intatto il suo fascino.

L’unica via di accesso a Codera, un borgo incastonato nella valle tra profonde gole rocciose, è un’antica mulattiera di circa 2.600 gradini perfettamente conservata. Beh non li abbiamo certo contati, ma possiamo garantirti che si sentono eccome!

Ma non è finita qui, il nostro itinerario richiede ancora un po’ di sforzo perché prosegue fino a fondo valle, dove sorge il Rifugio Brasca.
Insomma, una bella fatica questa Val Codera, ma non siamo certo qui per scoraggiarti, anzi, consideralo il prezzo da pagare in cambio di una tra le più memorabili escursioni delle Prealpi Lombarde.

Prima di raccontarti come si raggiunge, vogliamo darti un ultimo consiglio. Se pensi di affrontare questo trekking insieme al tuo cane, valuta bene la sua età e forma fisica per non sottoporlo a uno sforzo eccessivo.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

L’itinerario prende il via da Novate Mezzola, per comodità ti suggeriamo di puntare il navigatore su Via del Castello 73 dove troverai un parcheggio sterrato a pagamento.

Noi abbiamo preferito acquistare il ticket giornaliero di 7€. La macchinetta non accetta banconote ma solo moneta o carte.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

A lato del parcheggio troverai alcuni cartelli escursionistici che indirizzano verso l’unico itinerario per Codera e il Rifugio Brasca.

Ora armati di buona volontà, e gradino dopo gradino risali la mulattiera. Bastano solo un paio di tornanti per rendersi conto di quanto è spettacolare la vista da quassù… ed è solo l’inizio!

Il sentiero prende quota rapidamente serpeggiando a zig-zag a ridosso di alte pareti di roccia dove alcuni cartelli avvertono di non sostare troppo a lungo, meglio ascoltare il consiglio e riprendere fiato al prossimo punto panoramico.

Dopo un’ora e mezza abbondante, due gallerie e qualche sali e scendi, ecco finalmente che la fitta vegetazione lascia spazio alla valle dalla quale fa capolino il borgo di Codera.

La prima tappa è raggiunta! Dopo qualche foto di rito e una pausa caffè al Rifugio La Locanda, rimettiti in marcia e imbocca la sterrata che parte sotto l’abitato. Dopo un’ora e mezza circa di cammino, ecco finalmente il Rifugio Brasca.

Anche se molto lunga, questa seconda parte del trekking è semplice e decisamente più rilassante, ad esclusione di qualche breve strappo in salita.

Una volta arrivato al rifugio, dove anche il tuo cane è ben accetto, potrai riprendere tutte le calorie perse con un ottimo piatto tipico.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per questa lunga escursione è fondamentale consultare le previsioni del tempo per non rischiare brutti acquazzoni o temporali nella valle.
Indossa calzature comode ma adatte al trekking. Consigliamo anche l’uso dei bastoncini specialmente lungo la mulattiera a gradini un po’ sconnessa e irregolare.

La strada è lunga e la fatica si farà sentire, potresti aver bisogno di un cambio pulito per quando arrivi al rifugio. Ad ogni escursione portiamo una maglia di scorta e un anti-vento.
Lungo il percorso troverai una fontanella per rabboccare la borraccia ma meglio portarsi la riserva di emergenza specialmente se fa molto caldo.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

La nostra piccola esploratrice a quattro zampe si è comportata bene nonostante il giro lungo e impegnativo, ma occorre fare una valutazione prima di decidere di affrontare il trekking. Secondo la nostra esperienza la salita lungo la mulattiera non è molto indicata a cani di piccola taglia (se non già abituati) o di una certa età.
In ogni caso evita giornate troppo afose e porta una scorta d’acqua di emergenza.
Al Rifugio Brasca è consentito l’accesso ai cani, ma è bene accordarsi con una telefonata al gestore per il pernottamento e verificare la disponibilità della dependance a lato del rifugio.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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