Partenza: Campo Moro di Lanzada (SO)
Durata: 6 ore circa anello
Altitudine: 2626 m
Dislivello: 626 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Lungo, 16 km circa. Sconsigliato nelle giornate molto calde

DESCRIZIONE ITINERARIO

Cacciatore di dog-trekking, preparati per questa memorabile escursione nell’incantevole Valmalenco (SO).

Del resto ci troviamo in una delle località turistiche più apprezzate della Valtellina, ed è letteralmente impossibile rimanere indifferenti di fronte ai suoi paesaggi da cartolina dove si innalzano imponenti vette come il Monte Disgrazia, il Bernina e il Pizzo Scalino.

Se ancora non conosci la Valmalenco, siamo certi che sarà amore a primo trekking, perciò torna a trovarci e te ne racconteremo molti altri (clicca qui per scoprire altri itinerari).

Il percorso che vogliamo consigliarti, attraversa dapprima tutta l’Alpe Campagneda, immensa distesa verde punteggiata da limpidi laghetti alpini, sale fino a toccare i 2.626 m di quota del Passo di Campagneda e infine conclude dolcemente per la rilassante Val Poschiavina.

Un giro ad anello di circa 6 ore totali che è meglio affrontare con un po’ di allenamento nelle gambe, pur non presentando particolari difficoltà tecniche perché, come tutti i suggerimenti che trovi sul nostro sito, si può considerare a portata di zampa!

Dunque partiamo…

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Raggiungi la località Chiesa Valmalenco e alla rotonda prima del centro abitato, svolta a destra verso Lanzada e Campo Moro.

Continua su una lunga strada a tornanti fino al Rifugio Poschiavino dove è possibile lasciare l’auto nell’ampio parcheggio a pagamento (meglio munirsi di monete).

Ti consigliamo di metterti in marcia presto perché è una zona molto frequentata.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Incamminati lungo il sentiero in salita a lato del piazzale. 5 minuti dopo sarai giunto al Rifugio Zoia.

La traccia prosegue nel bosco e prende rapidamente quota su tornanti fino a intercettare una sterrata. Prosegui verso sinistra in salita e supera il Rifugio Ca Runcasch.

Poco sopra, la strada si biforca. Verso destra si può raggiungere il Rifugio Cristina, il nostro percorso invece prosegue a sinistra nei prati verso le ampie distese dell’Alpe Campagneda.

Ora dovrai andare un po’ a intuito perché la traccia non è sempre ben evidente, ma è semplice. Attraversa tutta la vallata, oltrepassando il primo lago.

Al bivio svolta a sinistra (sentiero 301/305), attraversa il ponticello in legno e continua la tua salita costeggiando il secondo lago di Campagneda.

Poco dopo, altri tre laghetti… una meraviglia dopo l’altra!

Ecco il punto più impegnativo dove si concentra tutto il dislivello in pochi metri. Segui la traccia a zig-zag dal fondo piuttosto sassoso senza perdere di vista i segnavia bianco-rossi dipinti sulle rocce.

Man mano che si prende quota il panorama sui laghi è sempre più spettacolare e non potrai fare a meno di scattare qualche fotografia.
Manca poco alla prossima tappa, solo un ultimo breve passaggio tra le roccette dove ci si può aiutare sorreggendosi a una catena (Nulla di pericoloso o esposto. La nostra Luna è riuscita a trovare un’alternativa laterale più alla sua portata).

Al termine della salita, ecco in lontananza il caratteristico arco in legno che segnala il Passo di Campagneda a 2.626 m di altitudine.

Dopo una meritata sosta per ammirare il panorama dominato dalla piramide del Pizzo Scalino, il nostro giro ad anello prosegue in discesa lungo il versante opposto, direzione Val Poschiavina (sentiero 301/305).

Segui il sentiero che attraversa i prati, supera il torrente attraverso un ponte in legno e dopo circa 20 minuti sarai arrivato al Passo di Canciano a 2.498 m, al confine con la Svizzera.

Ora continua il tuo cammino verso la Val Poschiavina. Prima di arrivare a valle, incontrerai un passaggio su una roccia piuttosto alta con uno scalino di metallo per agevolare la discesa. Niente di difficoltoso per noi bipedi, ma i quattro zampe potrebbero avere qualche esitazione. Qui infatti la nostra impavida Luna, ha sempre bisogno di un aiutino.

Ora goditi la rilassante passeggiata che costeggia il fiume accompagnato dai fischi delle marmotte che popolano la valle.

Una volta arrivato al lago artificiale di Campo Moro, continua verso sinistra e arrivato alla diga, segui la strada laterale che porta al parcheggio sterrato sottostante.

Continua per un breve tratto su strada asfaltata (purtroppo inevitabile) fino a ritrovarti al punto di partenza nel parcheggio del Rifugio Poschiavino.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Una raccomandazione che può sembrare scontata ma non lo è: prima di partire consulta il meteo! Il cammino è lungo e ti occuperà dalle 6 alle 7 ore. Meglio non avere fretta e godersi l’escursione senza l’ansia del brutto tempo in arrivo.

Tuttavia ti suggeriamo di evitare le giornate troppo calde perché il sentiero è interamente sotto il sole.

E’ bene portarsi un copri capo, una buona scorta d’acqua e una crema solare.
Infila nello zaino anche un anti-vento impermeabile per quando arrivi al passo, particolarmente esposto a correnti d’aria.

Indossa scarpe da trekking e porta dei bastoncini telescopici per aiutarti nei tratti di maggior pendenza.

Gli unici punti di ristoro sono a inizio passeggiata. Attrezzati con snack e panini.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Al termine di ogni escursione con Luna ci chiediamo: “Ma… Si sarà divertita?”.
Tra galoppate nei prati, saltelli su e giù dalle rocce, un bagno dopo l’altro nei laghetti… non possiamo avere dubbi! Ha proprio dato sfogo a tutta la sua energia da Border Collie.

Certo però è stata una giornata lunga e impegnativa anche per lei, perciò tienilo presente prima di decidere di affrontare questo trekking con il tuo cane specialmente se inizia ad avere qualche annetto.

L’acqua non manca, ma meglio dotarsi di una piccola scorta in caso di emergenza.
Evita giornate troppo calde e soleggiate perchè non ci sono zone d’ombra.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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